"Il concorso Paganini e le impressioni dell’Italia rievocano nella mia mente un sensazione estremamente positiva: l’architettura, l’atmosfera particolare di Genova, la cucina italiana, il bel tempo e il mare, il grande calore del pubblico, il "bravo" del compositore Luigi Cortese nella mia interpretazione del suo 'Capriccio' durante le semifinali del Concorso. È indimenticabile anche il ricordo del Guarneri del Gesù di Paganini, che ho potuto suonare dopo il conferimento del Primo Premio e poi in due concerti ufficiali nel febbraio 1974 con l’Orchestra Sinfonica del Teatro di Genova, diretta dal Maestro Gaetano Delogu. L’influenza del Premio Paganini sulla mia vita è stata notevole. Sino ad oggi la responsabilità nei confronti di Niccolò Paganini è stata una determinante nel mio personale metodo di valutazione, sia nei concerti che nell’insegnamento"