Sayaka Shoji è riconosciuta a livello internazionale per la sua versatilità artistica unica e per lo sviluppo di un vasto repertorio. La sua notevole conoscenza dei linguaggi musicali deriva dal suo background europeo e giapponese. Nata a Tokyo, Shoji si è trasferita a Siena all'età di tre anni. Ha studiato all'Accademia Musicale Chigiana e alla Musikhochschule di Colonia e ha fatto il suo debutto europeo con i Lucerne Festival Strings e Rudolf Baumgartner al Festival di Lucerna e poi al Musikverein di Vienna all'età di quattordici anni.
Da quando ha vinto il primo premio al Concorso Paganini nel 1999, Sayaka Shoji è stata sostenuta da importanti direttori d'orchestra come Zubin Mehta, Lorin Maazel, Semyon Bychkov, Mariss Jansons e Yuri Temirkanov, per citarne alcuni. Ha inoltre lavorato con rinomate orchestre, tra cui la Filarmonica d'Israele, la Philharmonia Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Filarmonica di Berlino, le Filarmoniche di Los Angeles e New York, l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Filarmonica Ceca, i Wiener Symphoniker, l'Orchestra del Mariinsky e l'Orchestra Sinfonica della NHK.
Tra gli eventi più recenti, i debutti di successo ai BBC Proms con la Royal Philharmonic Orchestra/Vasily Petrenko e al Blossom Festival con la Cleveland Orchestra, una tournée di recital con Víkingur Ólafsson, una tournée nel Regno Unito con la Philharmonia Orchestra/Ashkenazy, nonché il gala per il centenario di Bernstein al Musikverein di Vienna con la Tonkünstler-Orchester/Sado, registrato e pubblicato dall'etichetta Tonkünstler.
sito web: sayakashoji.com
Era il mio grande sogno partecipare al concorso per il Premio Paganini, da quando avevo vinto a 12 anni il primo premio al concorso per gli studenti in Giappone. È stata una sorpresa essere ammessa alla finale. Sinceramente non avrei immaginato di vincere il Premio. Durante il mio soggiorno a Genova, quello che più mi ha colpito è stata la bellezza della città, la buona cucina e, soprattutto, la passione per la musica dimostrata dai genovesi. Per me è stato un grande onore aver vinto il Paganini e vorrei ringraziare di nuovo il direttore d'orchestra, Paolo Peloso, che mi ha accompagnato nella doppia finale, la Segreteria ed il pubblico genovese, che mi ha dato un caloroso appoggio