Nato a Roma, 1957. Dopo gli studi al Conservatorio di Roma Santa Cecilia, Michele dall'Ongaro si specializza in composizione sotto la guida di Aldo Clementi. Nel 1978 è tra i fondatori dell'associazione Spettro Sonoro, una delle prime dedita alla diffusione, produzione ed esecuzione della musica contemporanea.
In campo audiovisivo ha collaborato con Claudio e Daniele Abbado (Alexander Nevsky, La casa dei suoni, realizzato da Studio Azzurro) e con Giorgio Pressburger (Flusso di coscienza, Biennale di Venezia). Ha collaborato con Gianni Rodari nell'atto unico Il filo (1975), presentato in prima mondiale nel 1998 al Teatro Rendano di Cosenza (produzione, Daniele Abbado; scene e costumi, Lele Luzzati), e con lo scrittore Stefano Benni per un ciclo di convegni dedicati alla creatività. Ha anche composto musiche di scena per Luca Ronconi. Autore, insieme a Michele Serra, di due opere radiofoniche (Jekyll e Il Sig. Carmine ed altri animali), compone anche musica sinfonica, da camera ed elettronica e ha fatto eseguire le sue opere, tra gli altri, da Irvine Arditti, Luisa Castellani, Pierre-Yves Artaud, Ensemble Court Circuit, Eugenio Colombo, Giuseppe Scotese, Ciro Scarponi, Augusto Vismara, Stefano Cardi, Ex-novo Ensemble, Massimo Dapporto, Massimo Popolizio e Michele Serra (cantanti) nelle stagioni concertistiche dell'Accademia di Santa Cecilia , Accademis Filarmonica Romana, Festival Musica e Scienza, Piccolo di Milano, Milano-Musica e Teatro alla Scala, Agon-Centro Armando Gentilucci, Teatro dell'Opera di Roma, Festival Pontino e all'estero (Olanda, Svizzera, Francia, Germania, USA, Argentina, Giappone).
Dal 1993 al 1999 dall'Ongaro è stato consigliere musicale della Fondazione RomaEuropa e dal 1996 al 1999 è stato presidente della Nuova Consonanza. Nel 1999 è stato nominato Curatore delle Attività Permanenti della Biennale di Venezia e dal 2000 direttore musicale di RAI-Radio3.
Autore di numerose monografie, articoli su enciclopedie e su riviste specializzate (Laboratorio Musica, Quaderni pucciniani, Piano Time, Il Giornale della Musica, Musica! - distribuito con il quotidiano "La Repubblica"), la sua analisi musicale delle opere pucciniane è stata edito da Pacini di Pisa. Il suo attuale editore è Edizioni Suvini Zerboni. Edipan ha dedicato al suo lavoro due CD monografici. Composizioni recenti: La musica di E. Z. per violino solo, Notturno per orchestra d'archi (1999), Linea alba per violoncello solo e archi, Infundibuli Cronosinclastici per orchestra (2000).
Il "Paganini" è – fatalmente - indirizzato alla figura del virtuoso, quasi un genere di musicista a sé. Anche se tutti sostengono, a ragione, che il violino serve alla musica e non viceversa (frase ripetutissima in ogni circostanza durante il concorso) di certo l’elemento virtuosistico ha una grande importanza.
Le qualità che mi sembra siano necessarie per un solista sono: tecnica perfetta; cultura (non solo musicale) estesa, ampia, articolata; curiosità e amore per il nuovo; grande pratica della musica da camera; capacità di ascolto e dialogo nella musica, nel rapporto con gli altri, con i giovani e con il mondo; salute di ferro; un po’ di infantilismo; senso della storia non museificato, ingessato; umiltà; orgoglio; consapevolezza del ruolo, del contesto in cui si opera, del valore sociale e anche del significato politico del fare musica.